Il parto nell’antichità: Partoriente, Ostetrica e la Doula.
La Doula
Il termine doula [dùla] ha radici profonde che risalgono al greco antico, δούλη, il cui significato originario è “serva” o “colei che si dedica all’altro”. Nonostante la connotazione di subordinazione che questa parola poteva avere nel passato, nel contesto contemporaneo essa ha assunto un significato completamente nuovo: quello di presenza consapevole e di servizio trasformativo.
La storia della figura della doula
La figura della doula è stata riscoperta nel 1973 dall’antropologa americana Dana Raphael, che ne ridefinì il ruolo nel suo libro The Tender Gift. Qui la doula era descritta come “una donna che fornisce incoraggiamento psicologico e assistenza fisica alla madre”, soprattutto nell’avviamento all’allattamento. Da allora, il termine ha ampliato il suo significato, arrivando a rappresentare una figura di sostegno non solo nel post-parto, ma anche durante la gravidanza e il parto stesso.
Nel 1992, la fondazione della DONA International (Doulas of North America) segnò un passo cruciale verso la professionalizzazione della figura della doula, stabilendo standard di formazione e certificazione. In Italia, il termine doula è attestato ufficialmente dal 2000, quando Franca Maffei, nel libro Primo cibo, primo amore, descrive la doula come “donna esperta che si prende cura di un’altra donna”.
Doulare e la Doula 2.0: una risposta alle nuove esigenze
La diffusione della figura della doula ha mostrato nel tempo un fenomeno significativo: molte doule, dopo aver completato la formazione di base, hanno sentito l’esigenza di frequentare corsi aggiuntivi per specializzarsi in servizi specifici per madri e neonati, come il babywearing, il massaggio infantile, lo yoga in gravidanza…
Doulare nasce proprio dalla constatazione di questa tendenza come una logica evoluzione del ruolo della doula.
L’obiettivo è integrare fin da subito queste competenze avanzate in una formazione completa, dando vita alla figura della Doula 2.0.
Questo nuovo approccio introduce la doula nel campo dei servizi olistici, trasformandola in un’operatrice capace di rispondere a bisogni complessi e integrati delle madri e dei neonati.
La Doula come Dasein: esserci per la madre e la diade
La doula, sia nella sua versione tradizionale sia come Doula 2.0, incarna l’idea heideggeriana di Dasein: essere pienamente presenti per l’altro. Questo esserci è il cuore del servizio della doula e si manifesta attraverso:
- L’essere-per-l’altro: La doula si pone al fianco della madre e del bambino, offrendo una presenza autentica e incondizionata che rafforza il legame della diade.
- Autenticità e apertura: La doula vive il suo servizio come un atto significativo, che va oltre la routine quotidiana e onora la sacralità della maternità.
La maternità bella nello sguardo del bambino
La buona maternità può essere anche bella, così come viene percepita dal bambino.
Quando un bambino definisce la propria madre bella, esprime molto più di un giudizio estetico: in quell’aggettivo racchiude bontà, dolcezza, grazia, amorevolezza, morbidezza, accoglienza non giudicante, rifugio sicuro…
La doula, nel suo ruolo di custode della maternità, aiuta la madre a vivere questa bellezza e a percepirsi attraverso gli occhi del bambino, sostenendo la sua fiducia nel proprio ruolo materno. La bellezza, in questo contesto, non è solo un ideale astratto, ma una qualità concreta che emerge dalla relazione tra madre e figlio.
Doulare: celebrare la maternità in modo completo
Con il progetto Doulare, la figura della Doula 2.0 diventa una risposta concreta a queste esigenze.
La scuola offre una formazione integrata che combina il tradizionale supporto emotivo con competenze pratiche e specializzate, tipiche di un approccio olistico.
Questo approccio celebra sia la buona che la bella maternità:
- Supporto pratico e relazionale: Strumenti per il benessere psicofisico della madre e del bambino, come il massaggio neonatale o i laboratori di neomotricità.
- Sostegno alla bellezza della maternità: Aiutare le madri a vivere la loro esperienza come qualcosa di bello e significativo.
- Innovazione nei servizi olistici: La Doula 2.0 integra nella sua pratica discipline che promuovono un equilibrio tra corpo, mente ed emozioni con approcci alla cura della persona (fiori di Bach, fitness consapevole, Danza in gravidanza…).
Il servizio della doula come celebrazione
Nel servizio della doula, il gesto pratico diventa celebrazione. Ogni azione, dal sostegno emotivo a quello fisico, è un atto che onora la maternità come esperienza sacra. Questo servizio vissuto con consapevolezza è:
- Un tributo alla forza della madre: Celebrando il suo coraggio e la sua resilienza.
- Un omaggio alla vita stessa: Accompagnando il miracolo della nascita e il legame madre-bambino.
- Una cultura di cura olistica: Promuovendo un modello di maternità attiva e consapevole.
La Doula come Custode della Vita
La doula, soprattutto nella sua evoluzione come Doula 2.0, è una professionista: è una guida, una custode e una celebrante della maternità.
Attraverso la sua cura, la doula trasforma la maternità in un’esperienza che non è solo vissuta, ma celebrata.
Con il progetto Doulare, questa visione si espande, offrendo strumenti concreti e innovativi per servire la madre e la diade in modo completo.
Grazie alla prospettiva dei servizi olistici, la doula diventa un’operatrice che agisce con profondità, equilibrio e consapevolezza, rendendo ogni nascita e ogni relazione madre-bambino un atto di bellezza e di profondo significato.
Fonti Bibliografiche
- Dana Raphael, The Tender Gift: Breastfeeding, Schenkman Publishing, 1973.
- Franca Maffei, Primo cibo, primo amore, Edizioni Red, 2000.
- DONA International, About Us (sito ufficiale) – https://www.dona.org
- Encyclopaedia Britannica, Doula (versione online) – https://www.britannica.com
- Zingarelli, Vocabolario della lingua italiana, Edizione 2015.
- Hannah Arendt, The Human Condition, University of Chicago Press, 1958 (per il concetto di natalità).
- Martin Heidegger, Essere e tempo (Sein und Zeit), 1927 (per il concetto di Dasein).
- Wikipedia