
Doula e Ostetrica: Evoluzione dei Rapporti e Collaborazione per il Benessere Mamma e Bimbo
Negli ultimi anni, il rapporto tra doule e ostetriche in Italia ha vissuto una trasformazione significativa. Se in passato vi erano preoccupazioni riguardo a possibili sovrapposizioni di competenze, oggi sta emergendo una nuova consapevolezza: entrambe le figure, se ben definite e integrate, possono offrire un sostegno completo e arricchente alle famiglie.
La professione di doula si sta infatti evolvendo verso un approccio più pratico, orientato al “fare”, che amplia il suo intervento in ambiti come quello motorio, di consapevolezza, educativo, olistico e di supporto per l’accudimento e l’organizzazione domestica.
Questa evoluzione contribuisce a definire con maggiore chiarezza e complementarità i ruoli della doula e dell’ostetrica.
Sin dagli albori della professione di doula, la Federazione Nazionale degli Ordini delle Ostetriche (FNCO) ha espresso il rischio di sovrapposizioni tra le competenze della doula e quelle dell’ostetrica, poiché le attività della doula potrebbero talvolta sembrare limitrofe a quelle dell’assistenza sanitaria.
Tuttavia, grazie al crescente impegno delle associazioni professionali delle doule, è stato possibile chiarire le specificità di questo ruolo e delineare una serie di attività che si collocano al di fuori dell’ambito clinico, pur offrendo un supporto concreto e rilevante per la madre.
In particolare, l’orientamento della doula verso attività pratiche, motorie, educative e olistiche, come il fitness perinatale, la danza in gravidanza, lo yoga, e la gestione domestica e dell’accudimento del neonato, amplia il ventaglio di servizi offerti senza invadere il campo sanitario. Questi interventi si concentrano sul benessere psico-fisico della madre e sul sostegno familiare, offrendo un accompagnamento che integra e valorizza il supporto clinico dell’ostetrica.
Questa sinergia tra doula e ostetrica rappresenta un valore aggiunto per il sistema di assistenza materno-infantile, in cui la doula può agevolare il dialogo tra la madre e il personale sanitario, garantendo che le necessità emotive, pratiche e di benessere siano rispettate. In questo modo, la madre si sente accolta e sostenuta, potendo affrontare il percorso nascita in un ambiente sereno e positivo, in cui il consenso informato e le preferenze personali vengono tenuti in massima considerazione.
Il ruolo di scuole e delle associazioni professionali è cruciale in questo processo, poiché esse promuovono una formazione che enfatizza i confini del ruolo della doula e incoraggia una collaborazione rispettosa con il personale sanitario.
L’approccio del “fare” della doula, applicato a pratiche di movimento, consapevolezza, cura olistica e gestione familiare, contribuisce a delineare una figura professionale ben definita, integrata e complementare rispetto alle ostetriche. Tale modello non solo valorizza il ruolo della doula, ma permette anche di creare una rete di supporto completa e diversificata, in cui ciascuna figura apporta il proprio contributo per il benessere comune della madre, del neonato e della famiglia.
Questa evoluzione dei rapporti tra doule e ostetriche non solo rafforza entrambe le figure, ma dimostra come il lavoro in rete sia fondamentale per rispondere ai bisogni delle famiglie moderne.
Operare in sinergia e con ruoli ben distinti permette di costruire un sistema di assistenza perinatale più coeso, capace di rispondere in modo completo alle sfide emotive, pratiche e fisiche del percorso nascita, per garantire un’esperienza materno-infantile più serena e consapevole.
Unite nella de-medicalizzazione della nascita.